La dichiarazione dei redditi di questo anno 2021 presenta qualche novità .

La dichiarazione dei redditi di questo anno 2021 presenta qualche novità .

Una delle più importanti novità da segnalare è quella relativa alle spese sanitarie per cui spetta la detrazione del 19% ai fini IRPEF, che devono essere sostenute con strumenti di pagamento tracciabili (Legge 160 del 27 dicembre 2019 =legge di Bilancio 2020). ).

Per poter detrarre le spese mediche sostenute nel 2020 e poter fruire della detrazione fiscali del 19%, i contribuenti interessati devono poter dimostrare di avere effettuato il pagamento delle spese sanitarie con uno strumento di pagamento tracciabile ;la copia del documento fiscale (fattura o ricevuta) e la copia del pagamento va portata al CAF o al commercialista.

Facciamo un esempio : una visita medica privata per essere detraibile, deve essere pagata con mezzi di pagamento tracciabili ; se la stessa, è pagata in contanti, il contribuente non può fruire della detrazione (anche se è in possesso della fattura).

L’obbligo di pagamento con mezzi tracciabili è per tutte le spese sanitarie?

Vi informiamo che l'obbligo non sussiste per le spese sostenute per l’acquisto di medicinali e di dispositivi medici e per le prestazioni rese da strutture pubbliche o private accreditate con il Servizio Sanitario Nazionale.

Spieghiamo meglio : per detrarre le spese mediche nella dichiarazione dei redditi è necessario che le stesse siano pagate con carte di debito e carte di credito, carte prepagate, assegni bancari e circolari o altri strumenti di pagamento tracciabili (pagamenti elettronici, etc.).

Che vuole dire pagamento tracciabile”? Per l’Agenzia delle Entrate sono strumenti tracciabili tutti quelli che garantiscono la tracciabilità e l’identificazione del suo autore al fine di permettere efficaci controlli da parte dell’Amministrazione Finanziaria.

-Domanda : se la spesa sanitaria viene pagata con il bancomat di un familiare (genitore, figlio, etc.) la detrazione spetta ugualmente?

Il chiarimento arriva dalla stessa Agenzia delle Entrate, con la risposta n. 484 del 19 ottobre 2020 fornita ad una contribuente che ha pagato la spesa medica con il bancomat del figlio. Nel caso in questione, la contribuente (non titolare di bancomat e poco avvezza all’utilizzo di mezzi di pagamento elettronici) aveva pagato una spesa medica con la carta bancomat intestata al figlio.

L’Agenzia delle Entrate risponde affermativamente, ritenendo che la contribuente abbia tutto il diritto alla detrazione del 19% sull’IRPEF se è intestataria della fattura relativa alla visita medica eseguita.

L’Agenzia delle Entrate ritiene che la spesa possa considerarsi sostenuta dalla contribuente alla quale è intestato il documento di spesa, non rilevando a tal fine l’esecutore materiale del pagamento.E' necessario tuttavia assicurare la corrispondenza tra la spesa detraibile per il contribuente ed il pagamento effettuato da un altro soggetto.

Come dimostrare l’avvenuto pagamento? Il contribuente deve poter dimostrare l’utilizzo del mezzo di pagamento tracciabile attraverso prova cartacea della transazione con ricevuta bancomat, con l’estratto conto o la copia del bollettino postale, del MAV o del pagamento eseguito con PagoPA.

In mancanza, la tracciabilità può essere documentata tramite l’annotazione in fattura, ricevuta fiscale o documento commerciale da parte del percettore delle somme che ha effettuato la prestazione.

-Altra domanda: se la spesa medica è stata pagata con carta di credito del coniuge? Anche in questo caso, l’Agenzia delle Entrate, con la risposta n. 431 del 2 ottobre 2020, chiarisce che il contribuente possa utilizzare la propria carta di credito per pagare le spese detraibili riferite al coniuge, per le quali sussiste l’obbligo di tracciabilità, senza perdere il diritto alla detrazione, purché tale onere sia effettivamente sostenuto dal soggetto intestatario il documento di spesa, circostanza nel caso di specie, ulteriormente supportata dalla cointestazione del conto corrente sul quale è emessa la carta di credito.

LE ANALISI CLINICHE


Spesso ritiriamo i referti delle analisi e siamo interdetti nel capire se se "vanno bene o male".

Gli esami clinici , strumento diagnostico indispensabile e prezioso,spesso creano uno stato di ansia nel paziente che cerca di leggerli in autonomia,cercando notizie su internet,ma spesso si crea o troppo ottimismo o allarmismo.

Ma ricordiamo che l’aiuto del medico è imprescindibile prima e dopo i risultati.


Spieghiamo che prima di tutto occorre prendere in considerazione il motivo per cui sono stati prescritti,cioè il medico prescrittore quale quesito diagnostico ha in mente?

Quando si leggono i valori non è infatti sufficiente controllare che le cifre dei risultati siano o no all’interno del range prestabilito per ogni analita.

In generale, possiamo affermare che uno o due valori ‘sballati’ non significano necessariamente problemi gravi e ovviamente valori perfetti non vogliono per forza dire che sia tutto a posto.

Deve essere considerato il quadro clinico generale del paziente,(scaturito da una accurata anamnesi ed esame obiettivo )e solo dopo devono essere inserita la valutazione degli esami del sangue.

Il fine delle analisi è fare diagnosi e quindi dare una cura e non avere solo valori perfetti.

Aggiungiamo poi che é indispensabile fare valutazioni degli esami precedenti, e le eventuali variazioni dell'analita, fatte in modo appropriato per ogni esame. Per questo la competenza del medico è ancora più indispensabile.

La Scleroterapia

La scleroterapia dei capillari è conosciuta maggiormente come pratica per eliminare capillari o piccole vene visibili sulle gambe femminili ,ma si può affermare che oggi tale metodologia può essere applicata anche in altre sedi corporee(anche il viso) .

In questa sede tratteremo la scleroterapia dei capillari delle gambe poiché è uno dei trattamenti più richiesti dalle donne ,perché legato a fattori ormonali :

la produzione di estrogeni e progesterone riducono il tono venoso,cioè la capacità di propulsione del sangue nei vasi,favorendo la dilatazione dei capillari.

La comparsa dei capillari provoca in a volte disagio e imbarazzo creando talora una compromissione della vita sociale ,anche perché se non corretto tende a cronicizzare e a peggiorare con l'andar del tempo.

Le terapie da "usare" sono la scleroterapia e ,in caso di capillari molto sottili, il laser.


I capillari in evidenza , il cui termine medico è teleangectasie, sono un disturbo molto frequente, specie tra le donne(ma gli uomini non ne sono esenti), che si accentua nel periodo premestruale e peggiora molto con la stagione calda.

La teleangectasia consistono nella dilatazione di capillari o altri vasi sanguigni superficiali, che formano sulla pelle una ragnatela di colore bluastro o rossastro, perfettamente visibile a occhio nudo.

Nella maggior parte dei casi si tratta semplicemente di un inestetismo, ma in alcuni soggetti questi capillari visibili possono essere il primo segnale di un disturbo più profondo e importante del sistema circolatorio, soprattutto a carico di quello venoso.

Riconoscerli e trattarli, quindi, serve non solo per apparire più belle, ma anche per la prevenzione della salute vascolare.

Nelle donne la presenza di capillari evidenti è associata in genere a uno squilibrio ormonale, che altera la permeabilità della parete dei vasi del microcircolo.  Questo non è altro che l'insieme di piccole arterie (arteriole), capillari e venule presenti sotto la pelle. Ed è sempre un'alterazione del microcircolo a causare la comparsa delle teleangectasie .

Proprio perché su base ormonale, le teleangectasie possono quindi fare la loro comparsa in periodi come la gravidanza o la menopausa o quando si comincia l’assunzione di contraccetivi ormonali .

Allo stesso modo, in alcune fasi del ciclo mestruale (soprattutto, come già accennato, nella fase immediatamente precedente la comparsa del flusso), il problema può essere acutizzato.

Fra le cause non dimentichiamo il sovrappeso o l'obesità .


Le teleangectasie sono evidenti anche a occhio nudo: come già detto, appaiono come ramificazioni rosso/blu simili a ragnatele, o circolari o lineari ,a volte anche a rilievo. Spesso sono asintomatiche, altre volte si accompagnano a prurito , senso di pesantezza , piccoli gonfiori ed edemi.

Una visita con uno specialista è importante:  può fare un’attenta anamnesi, valutando se c'è familiarità, presenza di traumi precedenti e disturbi circolatori, può effettuare un esame obiettivo e, se lo ritiene necessario, approfondire lo stato di salute dell’apparato circolatorio con ulteriori esami diagnostici

In questo modo si valutano le soluzioni da consigliare.


Oltre la terapia sclerosante il medico può consigliare un cambiamento delle abitudini di vita ( ad esempio: evitare il fumo, la cattiva alimentazione, la poca attività fisica, l'indossare vestiti stretti, il portare scarpe a pianta stretta e tacco alto, lo stare troppo in piedi,etc) che possono accentuare il problema e anche una terapia domiciliare farmacologica e/o locale.


LA SCLEROTERAPIA DEI CAPILLARI COME VIENE ESEGUITA

E'un'iniezione di un farmaco all'interno del capillare da trattare: tale introduzione provoca una reazione infiammatoria sulla parete vasale,che dura per qualche giorno,e anche se la sensazione provata non è piacevole ,fa scomparire il vaso grazie alla fibrosi.

Il farmaco usato viene scelto dal medico in base al paziente e la sua storia clinica : può essere in forma liquida o una schiuma e la concentrazione scelta è la più adatta al problema presente; in taluni soggetti si possono usare anche sostanze più naturali e non farmaci veri e propri.

Come detto precedentemente il medico prima di iniziare potrebbe chiedere accertamenti analitici e quasi sempre fotografa lui stesso , con un ecocolordoppler dei vasi , la situazione circolatoria


La scleroterapia è un trattamento ambulatoriale con cadenze e intervalli ben precisi; la seduta consiste in piccole iniezioni di farmaco sclerosante lungo i vasi da trattare.

Gli aghi utilizzati sono sottilissimi e vengono inoculate piccole quantità di sostanza e il dolore derivante è molto contenuto .

La scleroterapia permette al paziente dopo la seduta di tornare tranquillamente alle proprie attività lavorative e sociali.

Gli unici accorgimenti importanti sono di evitare l’esposizione al sole o a lampade abbronzanti, perché potrebbero favorire la comparsa di macchie di pigmentazione. inoltre si consiglia di non fare saune o bagni con acqua calda, o docce bollenti .

Per migliorare il risultato si consiglia di indossare calze elastiche adeguate( di corretta misura e tipologia certificate dal sanitario) durante il periodo di trattamento.


Ricordiamo che a volte ,dopo un ciclo di terapia , i capillari si ripresentano in zone differenti dalla trattata,ma è necessario ricordare che c'è sempre alla base o una insufficienza venosa di vario grado o , in età fertile la presenza di ormoni estrogeni.

Quindi si consiglia di tenere sotto controllo la situazione con visite periodiche e sedute di mantenimento.


TOSSINE BOTULINICHE

l'Agenzia Italiana del Farmaco - AIFA ha recentemente approvato l'utilizzo della Tossina Botulinica Vistabex anche per le rughe frontali, con successiva pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. 

La determina AAM/PPA n. 366/2018 del 10 aprile 2018 è scaricabile cliccando qui.

L'approvazione in G.U. n. 112 del 16 maggio 2018 (serie generale) è scaricabile cliccando qui.

Le Patologie Tiroidee

La tiroide è una ghiandola endocrina ( vuol dire che versa il suo secreto direttamente nei vasi sanguigni) normalmente pesa circa 20 grammi e si costituisce di due lobi laterali, destro e sinistro,ciascuno lungo circa 5 cm, uniti nel mezzo da una banda di tessuto tiroideo, l’istmo. E’ sita sulla parte anteriore del collo.

Nonostante sia cosi’ piccola questa ghiandola è fondamentale per il controllo del  metabolismo di

tutte le cellule del corpo umano grazie alla produzione di due ormoni la tiroxina (T4) e la triiodotironina (T3).

La produzione di T3  e  T4 viene a sua volta regolata da un altro ormone ,il TSH o ormone tireotropo, prodotto dalla ghiandola ipofisi (sita alla base del cervello).

Praticamente quando gli ormoni tiroidei si riducono nel sangue, i valori del TSH aumentano nel tentativo di

stimolare una ghiandola tiroidea che tende a lavorare di meno, mentre quando gli ormoni tiroidei

nel sangue tendono ad essere in eccesso questo ormone si abbassa per evitare di stimolare una

ghiandola che sta funzionando troppo.

Patologie  tiroidee colpiscono, in media, una persona su venti e le donne sono le più colpite.

Le malattie della tiroide comprendono forme benigne, che possono essere normo- ipo- e iperfunzionanti (a seconda della quantità di ormoni tiroidei prodotti), patologie infiammatorie e patologie neoplastiche.

                                                          IPERTIROIDISMO

Il termine ipertiroidismo si riferisce a qualsiasi condizione in cui ci siano ormoni tiroidei in circolo in abbondanza.  Ciò ,spesso,deriva da una iperattività generalizzata di tutta la ghiandola, una condizione anche chiamata"gozzo tossico diffuso"o altrimenti denominato Morbo di Flajani-Basedow-Graves oppure si può avere la presenza di  uno o più noduli nella tiroide iperattivi , e si hail gozzo tossico uni- o pluri-nodulare.

 Si può diventare ipertiroidei se si ha una tiroidite, se si assumono troppi ormoni tiroidei per bocca o per particolari malattie dell’ipofisi.

L’origine del morbo di Flajani-Graves-Basedow   è sconosciuta ,ma è sostanzialmente su base autoimmune ed è influenzata da un'importante componente genetica ed ereditaria. C’è la formazione di anticorpi anomali per il recettore del TSH e ciò porta a  effetti stimolatori dell'ormone sull'attività ghiandolare con iperattivazione  della tiroide, con aumento in circolo di entrambi gli ormoni tiroidei (FT4 ed FT3) e blocco del TSH . Come conseguenza si ha una tireotossicosi.

Sintomatologia: all’inizio molto sfumata e difficile da riconoscere: sono in prevalenza  ansia e preoccupazione senza motivo, emotività esasperata, inquietudine, difficoltà ad addomentarsi,

depressione, mente affaticata tremori.

A  quadro conclamato, si hanno i segni della tireotossicosi: tachicardia, palpitazioni, aritmie (fino alla fibrillazione atriale), debolezza, intolleranza al caldo con abbondante sudorazione, arrossamento del volto e del collo improvvisi, disturbi mestruali fino all'amenorrea, calo della libido e della fertilità, disturbi dell'alvo con frequenti episodi diarroici, debolezza muscolare, aumentato volume della tiroide (gozzo), fiato corto, fragilità delle unghie che si fessurano ,perdita di capelli, tremori alle mani, e calo di peso nonostante l’ aumento del senso di fame, che può in alcuni casi determinare un aumento di peso (Basedow grasso).

Tipico ,se non si fa terapia, è l’ esoftalmo, una condizione in cui gli occhi protrudono all'infuori, divenendo sporgenti e fissi “spiritati” con compromissione dell’occhio.

 

                                                               

 

 

                                                                                                IPOTIROIDISMO

L'ipotiroidismo è una condizione morbosa, causata dall'incapacità della tiroide di sintetizzare una quantità di ormoni  adeguata alle esigenza dell'organismo umano; più raramente, può dipendere da una resistenza, da parte dei vari tessuti del corpo, all'azione dei suddetti ormoni.

In altre parole l’ipotiroideo ha una ghiandola  tiroide poco produttiva o tessuti che, per un qualche motivo, sono resistenti all'azione degli ormoni tiroidei.

L’insufficienza tiroidea può presentare , tutti o in parte, questi sintomi:  palpitazioni, problemi cardiaci, disturbi del sonno, scarsa energia, affaticamento e stanchezza specialmente al mattino ,difficoltà a calare di peso, intolleranza al caldo e/o al freddo, specie delle estremità, depressione, sbalzi di umore,  lentezza dei processi mentali, assenza di memoria, cefalee, emicranie, disturbi alla vista ,gonfiore della faccia e ritenzione idrica in genere, acne, pelle grossolanamente secca, unghie fragili, aerofagia, flatulenza, stipsi, diarrea, difficoltà di deglutizione, alterazioni mestruali, problemi di fertilità, ridotta libido, rigidità articolare, crampi muscolari, fiato corto specie quando ci si sforza, frequenti infezioni respiratorie, allergie, asma

                                                            LE TIROIDITI (patologie infiammatorie)

Le tiroiditi sono distinte in

-una forma acuta (con pus), rara, derivante da infezioni di germi piogeniin zone  limitrofe o lontane alla tiroide ;si ha presenza febbre,dolore specie se si deglutisce,malessere generale.

-una forma subacuta (tiroidite di De Quervain), su base virale con distruzione di tessuto tiroideo e passaggio di ormoni nel sangue comportante ipertirodismo,dolore,ingrossamento ghiandola

-una forma cronica (tiroidite di Riedel) ,rara ,in cui la tiroide diventa fibrosa,si ingrossa e comprime e ingloba strutture limitrofe (trachea, esofago, nervi laringei inferiori)

- una forma autoimmune (Tiroidite di Hashimoto).

è la forma più frequente di tiroidite, colpisce di preferenza il sesso femminile tra i 30 e i 60 anni.ed è su base familiare .

In  questo stato morboso c’è produzione di anticorpi contro determinati strutture o sostanze tiroidei (tireoglobulina, tireoperossidasi, recettore per il TSH) e la tiroide presenta un’intensa infiltrazione da parte di un tipo di globuli bianchi (i linfociti).

Clinicamente i pazienti con Hashimoto possono presentare una tiroide aumentata di dimensioni oppure piccola e fibrosa con o senza sintomi di ipotiroidismo. Nella maggior parte dei casi il dolore è assente o può essere presente una sensazione di fastidio nella regione anteriore del collo.

 

                                                                      NEOPLASIE

I tumori della tiroide  possono essere differenziati ed indifferenziati a seconda che il tessuto neoplastico conservi più o meno la forma e la funzione del tessuto tiroideo normale.

La diagnosi delle neoplasie della tiroide è clinica e strumentale, avvalendosi delle moderne metodiche

(ecografia, scintigrafia, TC, RMN, PET) e test di laboratorio specifici.

La terapia è chirurgica e prevede l’asportazione completa della tiroide  alla quale si aggiunge un’ asportazione più o meno estesa  dei linfonodi del collo  consequenziale al tipo istologico e allo stadio .