FIMOSI

La fimosi consiste nella non ritrazione del prepuzio, cioè si ha l’impossibilità di abbassare la parte di pelle che ricopre il glande.

Condizione comune nei bambini piccoli, a causa delle aderenze tra prepuzio e glande; si parla di presenza di fimosi fisiologica dell’età pediatrica.

Anatomia del pene

Il glande si trova all’estremità terminale dell’asta del pene. Oltre alla parte principale del glande, che è tipicamente a forma di cono, ci sono anche altre aree importanti.

  1. Collo: il collo del glande lo separa dall’asta del pene.

  2. Corona: è il bordo arrotondato che sporge dalla base del glande.

  3. Meato esterno: è l’apertura dell’uretra maschile che si trova all’estremità del glande.

  4. Prepuzio: è uno strato di pelle che copre il glande; questo viene in alcuni soggetti rimosso da una procedura chirurgica cioé la circoncisione.


Si parla di patologia quando la non ritrazione è associata a disturbi locali o urinari attribuibili al prepuzio fimotico.

Problematica non su base ereditaria e può dipendere da vari fattori, ma nella maggior parte dei casi è dovuta a un’infiammazione oppure come conseguenza di piccoli traumi; la fimosi oggi può essere trattata o con cure farmacologiche o ricorrendo all’intervento chirurgico,ovvero la circoncisione.

Questa è stata per secoli l'unico trattamento della fimosi patologica, ma oggi abbiamo messo in atto terapie conservative ben accette e molto meno invasive.


Che cos’è la fimosi?

Il termine fimosi viene usato per descrivere la difficoltà nel ritrarre il prepuzio.

La parola fimosi è di origine greca, tradotta è “museruola”;

alla nascita il prepuzio non è retrattile e rimane tale ì per un periodo di tempo variabile.


Secondo alcuni studi, la fimosi è presente:

  1. 8% dei bambini di età compresa tra 6 e 7 anni

  2. 6% dei ragazzi di età compresa tra 10 e 11 anni

  3. 1% dei ragazzi di età compresa tra 16 e 17 anni.

La fimosi fisiologica si verifica tra i 2 e i 4 anni di età, e si risolve una volta che il prepuzio diventa più retrattile.


Alla nascita il prepuzio è di normalità attaccato al glande, e ha un’apertura piuttosto stretta ( chiamata anello prepuziale) .

Esso non è retrattile nella maggior parte dei neonati, ma questa capacità aumenta mano mano con l’età:

  1. 10% nei ragazzi di 1 anno

  2. 50% nei ragazzi di 10 anni

  3. 99% nei ragazzi a 17 anni.

Tipi di fimosi

  1. Fisiologica o congenita (o primaria): orifizio prepuziale flessibile e senza cicatrici ma prepuzio non retrattile; è comune tra i bambini sotto i 3 anni e tra i ragazzi ,come parte normale dello sviluppo prepuziale.

  2. Fimosi patologica (o secondaria): detta anche fimosi acquisita è causata da cicatrici distali del prepuzio o da lesioni infiammatorie o traumatiche; la cicatrizzazione appare spesso come un anello fibroso bianco contratto attorno all’orifizio del prepuzio.

  3. Fimosi serrata: è la tipologia più grave perché oltre a dare dolore durante la minzione, può provocare anche flaccidità del pene.

  4. Fimosi non serrata: il glande può essere scoperto in modo parziale durante l’erezione, e può evolverei in parafimosi.


Sintomi della fimosi

Il sintomo principale è l’incapacità di ritrarre il prepuzio, cosa considerata normale fino ai 3 anni di età . Col passare del tempo, però, questo diventa progressivamente più elastico, permettendo, intorno all’età di 17 anni, la sua facile retrattilità.

Altri sintomi possono includere:

-rossore, dolore e pus nel prepuzio

-dolore o difficoltà nell’urinare

-rigonfiamento del prepuzio durante la minzione

-infiammazione del glande.

Nei neonati e nei bambini piccoli l’orifizio prepuziale è fisiologicamente ristretto, ma se non ci sono infiammazioni locali, fino all’età di 4-5 anni si dilata in maniera progressiva, consentendo una facile retrazione.

Inoltre, possono essere presenti aderenze strette tra il prepuzio e il glande, o si può accumulare una secrezione fisiologica chiamata smegma, che permette una retrazione naturale del glande.

Nella maggior parte dei bambini piccoli, la fimosi è fisiologica poiché il prepuzio è separato in modo incompleto dall’epitelio del glande ( le cosiddette aderenze balano-prepuziali).

Dopo i 4/5 anni e negli adulti, la fimosi è più spesso patologica e porta a disturbi disurici (difficoltà ad urinare ) e a infezioni locali.

Addirittura nei bambini più grandi si può creare un reflusso vescico-ureterale e infezioni ricorrenti del tratto urinario.

Come diagnosticare la fimosi

Per diagnosticare la fimosi, nei casi meno gravi, è sufficiente una visita medica; ma si parla di urgenza in caso di:

  1. prepuzio è retratto e non può più tornare a coprire il glande, una condizione chiamata parafimosi; essa può comparire dopo che il prepuzio è stato retratto durante una procedura medica o quando è stato tirato indietro da un bambino per pulire il pene e poi dimenticato in questa posizione; il glande progressivamente si gonfia, aumentando la pressione e bloccando l’afflusso di sangue.

  2. un sanguinamento.

  3. dolore alla retrazione del prepuzio

  4. presenza di pus.

  5. presenza di eruzioni cutanee o macchie.

  6. presenza di infiammazione e di prurito.

Come curare la fimosi

Per curare la fimosi si può procedere , secondo la gravità , per via farmacologica oppure chirurgica.


-Terapia farmacologica

In caso di fimosi fisiologica non è necessario alcun trattamento specifico, a meno che non si manifestino problemi urinari e infezioni locali.

Il trattamento dipende dal grado di fimosi e può essere farmacologico, che consiste nell’applicazione locale, ossia sul prepuzio, di creme steroidee; la terapia dura circa 3-6 settimane e dà buoni risultati nell’80% dei casi.

Ovviamente in caso di infezioni causate dalla fimosi, si richiede un trattamento antibiotico.


-Terapia chirurgica

Nel caso dei bambini si cerca di educare i genitori a capire che questa condizione può essere curata semplicemente staccando le aderenze tra il glande e il prepuzio, in modo che la circoncisione non sia necessaria.

Nei casi in cui però si osserva uno stretto anello fibroso a livello del prepuzio, che rende la retrazione molto pesante e dolorosa, la raccomandazione è un intervento di circoncisione.

La strategia è quella di rimuovere la porzione di pelle in cui le fibre elastiche sono retratte, fibrotiche ,dure e non permettono alla pelle di espandersi sul glande.

Comunque viene sconsigliata la circoncisione prima dei 2 anni, perché se il prepuzio è solo incollato e non presenta restringimenti, questa adesione potrebbe essere risolta da sola, durante il bagnetto, con ripetuti movimenti di retrazione.


Parliamo della circoncisione:

La chirurgia della circoncisione per la fimosi è considerata la più antica utilizzata al mondo.

Facendo un po' di storia della medicina :

È un’usanza antichissima, che si diffuse in maniera indipendente tra le popolazioni di Asia, Australia, Africa e America del Sud.

Nacque come rito di iniziazione: una sorta di secondo taglio del cordone ombelicale e quindi l’ingresso nella vita e l’unione del circonciso alla tribù.

Aveva anche un valore di augurio di fecondità, intesa sia in senso sessuale, sia economico.

Ci sono poi significati religiosi: la circoncisione acquistò un significato mistico di purificazione e rinascita spirituale nell’ambito di diverse religioni. Presso gli Ebrei, diffusa già in tempi molto antichi, la circoncisione fu assunta a simbolo del patto di alleanza tra Dio e il popolo di Israele. Man mano che questo popolo venne poi a contatto con altre genti, la circoncisione assunse anche un significato di differenziazione da esse. Nell’Islam è diffusa e la considerano sacra perché la collegano , anche loro , alla comunione con la divinità.

Probabilmente, è anche correlata alla scarsa igiene dei secoli scorsi; infatti, a causa della mancanza di acqua nelle zone desertiche, qui gli uomini con fimosi avevano spesso infezioni .

Le infezioni in questa zona del corpo si verificano perché le secrezioni non hanno dove defluire, in quanto il prepuzio è attaccato al glande. Quindi, nei secoli scorsi, i responsabili della cura dei malati ,non avendo disponibilità di farmaci come oggi, pensavano che l’unica soluzione fosse rimuovere la pelle terminale che ricopre il glande.

Associata alla circoncisione è anche la frenuloplastica, che prevede la rimozione e la modellatura del freno del prepuzio, in modo che la cicatrice non provochi disagio in futuro.


La procedura di circoncisione dura circa 30 minuti, terminata la quale si fa una sutura con un filo che può essere rimosso dopo 2-3 settimane.

L’intervento ,in genere quando non ci sono situazioni non complicate , può eseguirsi ambulatorialmente (od al massimo day-hospital) poiché necessita esclusivamente di una anestesia locale. La persona può quindi muoversi liberamente subito dopo l'intervento e dopo un minimo di osservazione (1/2ora-1 ora) e può tranquillamente andarsene sulle sue gambe. Per motivi esclusivamente prudenziali (ben sappiamo quanto possono essere emotivi i bambini e i ragazzi ,ma anche qualche adulto...) è però opportuno che alle dimissioni il soggetto sia accompagnato da qualcuno e soprattutto non si metta direttamente alla guida di veicoli.


La doccia può essere fatta anche immediatamente dopo l’intervento, ma si consiglia di proteggere il pene dall’acqua per i primi 3 giorni, utilizzando un preservativo o una pellicola alimentare per coprire la medicazione.


Chi può sottoporsi all’operazione

La circoncisione è richiesta anche dagli uomini che non hanno la fimosi, ma che soffrono di disturbi funzionali legati all’eiaculazione precoce.

Dopo la circoncisione, il glande rimarrà permanentemente esposto, a contatto con la biancheria intima, in modo che le terminazioni nervose sensoriali superficiali subiranno una diminuzione di attività, in modo da prolungare il periodo necessario al raggiungimento della massima eccitazione.


Questo aspetto è evidente in medicina, ma non si può garantire che funzioni perfettamente per qualsiasi paziente, perché alcuni uomini riportano addirittura effetti paradossali, come l’ipersensibilità del glande.


Inoltre, la circoncisione è particolarmente raccomandata nei soggetti che hanno sofferto di balanite (infiammazione), infezioni del tratto urinario e ulcere della mucosa del glande.

Raccomandazioni e complicanze

La raccomandazione è che il paziente sia informato nel miglior modo possibile su questa operazione, indipendentemente dal fatto che debba essere eseguita per una fimosi o per altri scopi: igienici, religiosi, sessuali, estetici, ecc.

Anche se è l’operazione più antica descritta al mondo, è importante che venga eseguita da un medico esperto, perché possono insorgere gravi complicazioni, se non affrontate adeguatamente.

La preparazione prima dell’intervento prevede la disinfezione del glande, del prepuzio esterno e interno, dello scroto e delle pieghe inguinali in docce con soluzione antisettica (Clorexidina) 2-3 giorni prima dell’intervento, 1-2 volte al giorno.

Inoltre, per la chirurgia della circoncisione nei casi complicati, inoltre, si consiglia una combinazione di anestesia locale e sedazione profonda.

Complicazioni della circoncisione

La pratica della circoncisione è stata e rimane oggetto di molte controversie.

Numerosi studi dimostrano che i ragazzi non circoncisi sono inclini a sviluppare infezioni del tratto urinario (secondo alcuni autori il rischio è 20 volte superiore), a causa della colonizzazione del prepuzio con patogeni urinari.

La circoncisione, ripetiamo, è un intervento chirurgico relativamente semplice, che consiste nell’asportazione del prepuzio a livello del solco balano-prepuziale e nella sutura muco-cutanea con fili riassorbibili, però vi possono essere possibili complicazioni.

  1. Emorragia: è considerata la complicanza più comune; può essere controllata con emostasi locale (medicazione compressiva), ma in alcuni casi è necessaria l’emostasi chirurgica o l’evacuazione di un eventuale ematoma.

  2. Infezione: può essere trattata efficacemente con una terapia antibiotica topica o sistemica.

  3. Stenosi del meato uretrale: è la complicanza a lungo termine più comune, a seguito di reazioni infiammatorie che si verificano dopo l’interruzione della normale adesione tra il prepuzio ed il glande e la devascolarizzazione del meato mediante circoncisione; i sintomi possono includere disuria(difficoltà ad urinare), ematuria(sangue nelle urine) ed incontinenza urinaria; il trattamento consiste in una meatoplastica.

Complicazioni più rare ma possibili possono essere: denudazione della pelle del pene, lesioni al glande, ritenzione urinaria, torsione del pene, fistole, necrosi del pene, risultati estetici insoddisfacenti, l’ipo o l’epispadia, la microfallia e l’ambiguità genitale.


Fimosi o parafimosi? Come distinguerle

La parafimosi consiste nella retrazione del prepuzio e nell’impossibilità della pelle di ricoprire il glande, e richiede cure mediche immediate.

Una complicazione della parafimosi è la riduzione del flusso sanguigno all’estremità del pene.

Quando la parafimosi persiste per diverse ore, la pelle cambia colore e si manifesta dolore, richiedendo un consulto medico urgente. La circoncisione totale o parziale può eliminare definitivamente il problema della mancata retrazione del prepuzio.


Possiamo prevenire la fimosi?

Per prevenire la fimosi si consiglia un’appropriata igiene per ridurre la comparsa di infiammazioni e infezioni.

Inoltre, è importante evitare la retrazione forzata, soprattutto nei primi 3 anni di vita proprio perché in questo periodo la fimosi è fisiologica dello sviluppo naturale dell’organo genitale maschile.

Infine, è importante sapere che lo smegma, ossia le secrezioni biancastre, serve a lubrificare e a proteggere i genitali e, in più, può svolgere un’utile funzione di rottura delle aderenze del prepuzio.

Inoltre, è bene evitare tentativi forzati di retrazione del prepuzio, perché non portano alcun beneficio e causano solo dolore, sanguinamento, escoriazione e danni al pene.

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