Lifting non chirurgico


 Un trattamento ambulatoriale, quindi senza degenza, permette di ottenere un risollevamento del viso e perciò un aspetto più giovane, senza ricorrere all’intervento chirurgico. Il Medico applica dei fili nella cute riprogrammando le linee di trazione del volto e contrasta la caduta verso il basso delle strutture sottoposte all’attrazione gravitazionale. La pelle delle zone trattate viene stimolata a produrre elastina e fibre collagene, che generano un’impalcatura che contrasta lo scivolamento verso il basso dei tessuti. Il prodotto è stato per anni usato in cardiochirurgia ed oculistica, quindi è ampiamente testato a livello mondiale; la caratteristica dei fili, quella di essere riassorbibili, permette al paziente che si sottopone a questa terapia di recuperare completamente il suo aspetto originale, qualora decidesse di non voler più procedere ad alcuna correzione.Si possono applicare più o meno elementi, a seconda dello stato del tessuto e dell’estensione delle zone da trattare: i tempi di applicazione sono rapidi e si può ottenere un aspetto più giovane nell’immediato, benchè il risultato ottimale si ottenga nell’arco di circa due settimane. Un colloquio preliminare con il Medico nel corso della visita, servirà a chiarire qualunque dubbio ed a conoscere tutti gli aspetti di questo trattamento. l giorno fissato per l’applicazione, la paziente può riprendere le sue occupazioni  al termine della terapia.

Oltre al viso ed al collo possono essere trattate altre zone del corpo come le braccia, l’interno cosce, l’addome, i glutei, le ginocchia ed in casi selezionati, perfino il seno.                                            

  

   APPROCCIO DIAGNOSTICO

Anamnesi tradizionale e mirata alla domanda; esame obbiettivo tradizionale e mirato; valutazioni morfologiche e funzionali a indirizzo medico estetico:valutazione psicologica: una serie di test, inserita nel colloquio finalizzata alla definizione di un profilo psicologico globale dell’utente, evidenzierà la risposta emotiva procurata dall’inestetismo in esame, anche nei suoi riflessi socioambientali;valutazione morfoantropoplicometrica: la conoscenza della storia ponderale del paziente, del peso ideale soggettivo, della massa magra, della quantità totale di acqua, mediante le metodologie di analisi della composizione corporea quali plicometria e impedenziometria, consentono di stabilire gli eventuali target ponderali o i trattamenti localizzati. La stessa prescrizione dei piani alimentari per il recupero metabolico e ponderale del soggetto parte dalla valutazione morfoantropoplicometrica;valutazione posturale: per evidenziare possibili alterazioni della posizione del corpo nei confronti dei piani di appoggio in situazione statica e dinamica, attraverso l’osservazione diretta e con l’ausilio del plantoscopio e del podografo;valutazione della capacità fisica: per misurare la capacità del soggetto a compiere un lavoro fisico. Se ne apprezza il massimo consumo di ossigeno, la forza e la flessibilità articolare, con il supporto di un cicloergometro, di una bacchetta graduata e di un goniometro;valutazione angiologica degli arti inferiori: con una semiotica medica e l’ausilio di un doppler acustico;valutazione ecografica dell’ipoderma: per distinguere un’adiposità localizzata da una pannicolopatia edematofibrosclerotica nei suoi stadi evolutivi;valutazione cutanea: esame clinico e misurazione dei parametri fisiologici fondamentali con l’ausilio di un corneometro, un sebometro, un pHmetro e un termometro;valutazioni ematochimiche: analisi cliniche mirate alle indicazioni cliniche